Il 26 gennaio, da origini Ansa a Papa Giovanni Paolo II

1160, 26 gennaio
Federico I, detto il “Barbarossa”, imperatore del Sacro Romano Impero, dopo aver assediato Crema riesce a sconfiggerla utilizzando macchine da guerra: il gatto, la torre d’assedio, l’ariete e un lungo ponte poggiato sulle possenti mura. La fortezza italiana rappresentava il “lasciapassare” per conquistare il centro e il sud d’Italia. Il Papa cercò poi di fermarlo ma morì e fu sostituito da un pontefice simpatizzante per il Barbarossa.

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Il 15 gennaio: dalla Rivolta di Nika alla guerra in Libano

Seguono fatti noti e meno noti.

532, 15 gennaio
Continua la nota “Rivolta di Nika” a Costantinopoli. Giustiniano, in seguito ai tumulti del 14 gennaio, licenzia due ministri, Triboniano e Giovanni di Cappadocia, malvisti dal popolo. Ma era troppo tardi. L’imperatore opta allora per l’intervento di due leader dell’esercito, Belisario e Mundo. Niente da fare, anche perché le fazioni che si sono ribellate, i Verdi e gli Azzurri, sono militarmente preparate. Il triste epilogo della rivolta sarà solo rimandato… (vedi il 17 gennaio).

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