Il 15 gennaio: dalla Rivolta di Nika alla guerra in Libano

Seguono fatti noti e meno noti.

532, 15 gennaio
Continua la nota “Rivolta di Nika” a Costantinopoli. Giustiniano, in seguito ai tumulti del 14 gennaio, licenzia due ministri, Triboniano e Giovanni di Cappadocia, malvisti dal popolo. Ma era troppo tardi. L’imperatore opta allora per l’intervento di due leader dell’esercito, Belisario e Mundo. Niente da fare, anche perché le fazioni che si sono ribellate, i Verdi e gli Azzurri, sono militarmente preparate. Il triste epilogo della rivolta sarà solo rimandato… (vedi il 17 gennaio).

910, 15 gennaio
Islam, durante il califfato della famiglia abbasida (discendente della famiglia del profeta Maometto, in particolare dallo zio al-Abbas), i Fatimidi (che dicevano, senza però prova alcuna, di essere gli eredi di Fatima e Husain, rispettivamente figlia e nipote di Maometto) cercano di spodestare gli Abbasidi.
La loro capitale è Salamijja, in Siria e governeranno tutta la zona del nord Africa (dall’Egitto all’attuale Marocco). Il loro obiettivo è quello di portare al potere un califfo fatimide, cioè Ubaidallah, che il 15 gennaio assume i titoli di “amir al-mu’minim” (“comandante dei credenti”) e “Mahdi” (“ben guidato da Dio”).

1060, 15 gennaio
Contesto: all’interno dell’Islam si ha lo scontro tra sunniti e sciiti. I fatimidi (sciiti che si reputano discendenti di Maometto e di sua figlia Fatima) decisero di attaccare i Selgiuchidi, turchi di fede islamica sunnita (della famiglia Omayyade), sotto la guida di al Basasiri, generale bujidico (dinastia sciita dei Buwayhidi o Buyidi) ma di origine turca. Il 15 gennaio al Basasiri viene ucciso, dopo aver fallito il tentativo di rivolta.

1400, 15 gennaio
Enrico IV, appena salito al potere (è diventato re d’Inghilterra il 13 ottobre 1399), viene a conoscenza dei piani di alcuni ribelli. Così decide di lasciare Windsor per andare a Londra, dove si sbarazza degli oppositori, le cui teste, il 15 gennaio, vengono issate su alti pali, come “avviso” per altri potenziali rivoltosi.

1912, 15 gennaio
Per la prima volta si ricorre alla guerra psicologica in un conflitto. Siamo in Libia e il generale italiano Caneva, pressato dalle truppe libiche e turche, fa recapitare, per via aerea, dei volantini al nemico. Chi si arrende verrà accolto con denaro e cibo in omaggio, potrà pregare nelle moschee, pascolare liberamente il bestiame, avviare scambi commerciali. Si menzionano poi la Bibbia e Allah, ma non funzionerà. L’invito verrà rispedito al mittente con nuovi attacchi.

1968, 15 gennaio
Un terribile terremoto nella Valle del Belice, in Sicilia, tra Agrigento, Trapani e Palermo. Durante la notte tra il 14 e il 15 gennaio (alle 03.00 secondo quanto riporta la Protezione Civile) una scossa di magnitudo 6.1, accompagnata da una serie di altre scosse minori, ha devastato l’intera zona, provocando la morte di 370 persone. Un migliaio i feriti, 70.000 gli sfollati, 21 centri abitati distrutti. Solidarietà da tutta Italia e da paesi europei: nell’isola giungeranno aiuti e soccorsi.

1985, 15 gennaio
Torna la democrazia in Brasile. Tancredo de Almeida Neves diventa presidente della Repubblica. Un civile, dopo 21 anni di dittatori militari (i generali Castelo Branco, Medici, Geisel, Figuereido e il maresciallo Costa e Silva). Alle 11.35 ha ufficialmente superato il quorum necessario (al collegio elettorale 480 voti contro 180 di Paulo Salim Maluf). Festa in tutto il paese sudamericano.

1986, 15 gennaio
Duecento morti e seicento feriti a Beirut, durante la battaglia tra cristiani. Ha vinto la fazione dei falangisti di Gemayel, insieme ai soldati di Samir Geagea, terzo “gran signore” del Libano cristiano. Esce invece sconfitto dallo scontro Elie Hobeika, capo delle “Forze libanesi” cristiane, poi esiliato in Francia. La guerra civile in Libano, iniziata nel 1975, terminerà nel 1990, con oltre 150.000 vittime.

2001, 15 gennaio
Nasce la famosa enciclopedia online (gratuita), Wikipedia. L’idea è di Jimmy Wales e Larry Sangere. All’inizio solo in versione inglese, poi tradotta in tutte le lingue. Il suo significato è “Cultura veloce”, da “wiki” (“veloce” in hawaiano) e “pedia” (“formazione” in greco). La sua particolarità è che chiunque può aggiungere, tradurre o modificare contenuti. Tuttavia, il suo sistema le permette di pubblicare per lo più notizie vere, verificate, con fonti certe. Vi sono dei filtri che permettono di raggiungere lo scopo.

2018, 15 gennaio
Muore a Londra Dolores Mary Eileen O’Riordan, la cantante del gruppo musicale irlandese The Cranberries. Era nata a Limerick il 6 settembre del 1971. Aveva 46 anni. Inizia la carriera musicale nel 1990, quando viene scelta per sostituire l’ex cantate della famosa band. Si stacca dai Cranberries per intraprendere la carriera solista dal 2003 al 2009. Poi torna nel gruppo. Gli ultimi anni li vive nel dolore, tra depressione e anoressia. Nel 2013 dichiara di aver subito molestie sessuali da bambina, tra gli 8 e i 12 anni d’età.

Ecco cosa accadde oggi, 15 gennaio, nella storia.

Potrebbe interessarti anche la versione inglese, sul sito “On This Day: January 15“.

15 gennaio
15º giorno dell’anno; a 350 giorni dalla fine dell’anno (351 se è bisestile).

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