5 ottobre: dal Concilio di Costantinopoli a Goldrake e Jeeg

869, 5 ottobre
Inizia l’VIII Concilio ecumenico di Costantinopoli. Situazione tesa tra Roma (occidente) e Costantinopoli (oriente), tra cattolici e ortodossi. Il Papa, Adriano II, condanna Fozio, già patriarca a Costantinopoli. Basilio I “il Macedone”, imperatore bizantino, non la prende bene. Chiaramente, ad oriente, vogliono lo scisma, la divisione, tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa.

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Il 2 giugno, cosa accadde oggi nella storia

193, 2 giugno
Muore Marco Didio Giuliano, uno dei tre imperatori eletti contemporaneamente in diversi territori dell’Impero Romano. Il suo “regno” durò appena 66 giorni. Era stato scelto dai pretoriani ma viene ucciso da un legionario.

1882, 2 giugno
Muore nel nord della Sardegna, a Caprera, Giuseppe Garibaldi, soprannominato l’eroe dei due mondi, per il suo impegno in sud America e in Europa. Colpito da una bronchite, si spegne all’età di 74 anni. Era nato a Nizza, quando la città era ancora “italiana”, sotto il dominio dei Savoia.

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Il 15 marzo, da Giulio Cesare alle rivolte in Siria

44 a. C., 15 marzo
Morte di Gaio Giulio Cesare con le famose ventitré pugnalate, prima della seduta in Senato. E’ il giorno della congiura contro il “dittatore perpetuo”. Visto il grande numero dei congiurati (oltre 60), non sarebbe corretto parlare di “cospirazione”. Cesare si era infatti creato numerosi nemici negli ultimi anni. Un mese prima si era autoproclamato “dittatore a vita”.

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Il 18 aprile, da Boleslao I Chrobry a Mohammed Zahir Shah

1025, 18 aprile
Boleslao I Chrobry, detto il “Coraggioso”, approfittando dei contrasti all’interno dell’Impero, si autoproclama re di Polonia (dal 992 aveva il titolo di Duca di Polonia). Tuttavia il suo regno durerà poco, poiché morirà lo stesso anno, lasciando il trono al figlio Miseko II (conosciuto anche come Mieszko II o Miecislao II). Boleslao conquistò la Moravia e la Boemia, difese la Polonia dagli attacchi di Enrico II di Germania.

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Il 9 luglio. Da Anastasio I alla neve in Argentina

518, 9 luglio
Dopo Anastasio I, viene nominato imperatore romano d’Oriente (o dell’impero bizantino), Giustino I, con il sostegno del nipote Giustiniano. Entrambi riescono a guadagnarsi le grazie del popolo, per la maggior parte cristiano e stanco del regime “eretico” di Anastasio I. Tra gli altri pretendenti c’era Vitaliano, il re dei Goti, che però arrivò tardi, a fatto compiuto (e non è un caso).

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Il 15 gennaio: dalla Rivolta di Nika alla guerra in Libano

Seguono fatti noti e meno noti.

532, 15 gennaio
Continua la nota “Rivolta di Nika” a Costantinopoli. Giustiniano, in seguito ai tumulti del 14 gennaio, licenzia due ministri, Triboniano e Giovanni di Cappadocia, malvisti dal popolo. Ma era troppo tardi. L’imperatore opta allora per l’intervento di due leader dell’esercito, Belisario e Mundo. Niente da fare, anche perché le fazioni che si sono ribellate, i Verdi e gli Azzurri, sono militarmente preparate. Il triste epilogo della rivolta sarà solo rimandato… (vedi il 17 gennaio).

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5 maggio: Assemblea Stati Generali, Totocalcio, D’Annunzio


1789, 5 maggio
Assemblea degli Stati Generali a Versailles, Parigi. Riunione che non avveniva dal 1614, un tassello importante, cruciale, nel percorso verso la Rivoluzione francese. Gli Stati Generali riuniti sono formati da 1165 rappresentanti, 600 del “Terzo stato” (che rappresenta il popolo, cioè il 98% di tutti i francesi) e circa 300 per ognuno degli altri due ceti sociali, clero e nobiltà (aristocrazia). Vedendosi rifiutare le richieste, il terzo stato decide di autoproclamarsi “Assemblea Nazionale”, unico organo rappresentante dell’intera Francia. Terminano così gli Stati Generali.

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Il 22 marzo, da Papa Clemente V all’attentato di Londra

1312, 22 marzo
Papa Clemente V, noto anche per aver trasferito le sede della Chiesa da Roma ad Avignone (in Francia), non riuscendo ad impedire l’attacco ai templari da parte del re francese Filippo IV, detto “Il Bello”, dovette approvarli. L’influenza francese, dopo il trasferimento, era troppo forte.

1450, 22 marzo
Francesco Sforza ha 49 anni quando conquista Milano e viene eletto duca. Figlio di Muzio Sforza, morirà nel 1466, lasciando la guida al primogenito Galeazzo Maria. Gli Sforza erano una famiglia proveniente dalla Romagna che riuscì a governare il capoluogo lombardo dal 1450 al 1500 e poi, per brevi periodi, dal 1512 al 1535.

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Il 17 marzo, dal Senato Romano al Regno d’Italia

44 a. C., 17 marzo
Prima seduta del Senato romano dopo l’assassinio di Cesare, avvenuto il 15 marzo. Antonio solleva una questione importante: tutti i provvedimenti approvati da Cesare sono ancora validi o no? Cicerone trova la soluzione con un compromesso: la validità dei provvedimenti fa perdere a Cesare il titolo di “tiranno”, mentre gli assassini sono “graziati” per il loro reato.

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